Sargeist “Let The Devil In”
Full-length, Moribund Records, 2010
Genere: Black Metal
Erano nati nel 1999 solamente come un progetto solista del grande Shatraug, ma ora sono diventati molto di più di quanto tutti noi ascoltatori potessimo immaginare. Sono i Sargeist, band composta da membri di grandi band come Horna e Behexen, che in questo 2010 riescono nuovamente a colpire positivamente la nostra attenzione con un superbo tributo alle forze del male nonché un invito per chiunque lo stia ascoltando a seguire il consiglio che questo nuovo disco ha per titolo, ovvero “Let The Devil In”.
Io credo sia molto difficile superare gli oltre quarantasei minuti di questo full-length senza appunto provare una moltitudine di brividi provenienti direttamente dall’inferno “Made in Finland” che i nostri ci propongono qui sopra, proprio come avevano fatto nell’ormai lontano 2003 con il primo e insuperabile “Satanic Black Devotion” oppure nel 2005 con il secondo e non da meno “Disciple Of The Heinous Path”. Questo oscuro terzo capitolo non delude nessuna aspettativa e fa guadagnare definitivamente ai quattro finlandesi un posto altolocato nell’olimpo del Black Metal scandinavo e non: le chitarre sono sempre le solite (ma non importa, nessuno di noi penso volesse un’evoluzione del suono da parte loro), per la voce stesso identico discorso, sempre cruda e malvagia; le melodie degli svariati pezzi non perdono della precedente ispirazione già percepita nei lavori precedenti, anzi, tendono sempre di più a migliorare. Insomma, che si può volere di più? Da parte mia, nulla.
Subito dalla prima “Empire Of Sufferings” non dovrebbero già più esserci sopravvissuti, a causa dell’estrema potenza sprigionata dalle semplici chitarre contenute in essa; dopodiché si continua con un’eccellente “A Spell To Awaken The Temple” seguita da “From The Black Coffin Lair”, pezzo un pochino sottotono rispetto all’insieme ma sempre di buona qualità. Il disco riprende la sua fortissima iperbole ascendente con “Burning Voice Of Adoration”, che stermina gli ultimi (e pochissimi) sopravvissuti alle tracce precedenti. Il trapasso viene facilitato in seguito dalla ritualità di “Nocturnal Revelation” e, una volta che le nostre anime raggiungono il fuoco degli inferi guidate dalle note di questa nuova opera al male, le fiamme di “Discovering The Enshrouded Eye” e poi quelle del tagliente ritornello della title-track ci divorano fino al midollo. “Sanguine Rituals”, carina ma non ai soliti alti livelli, passa in secondo piano e tutto sommato velocemente, lasciando il palco a “Twilight Breath Of Satan”, impregnata del classico e inimitabile suono Black Metal finlandese; la conclusione è catastrofica (in senso buono naturalmente) con “As Darkness Tears The World Apart”, che disintegra definitivamente le rovine lasciate alle spalle da Shatraug e compani.
Quando questo capolavoro scandinavo finisce, resta solo il vuoto lasciato da una forte emozione che si spera di poter ripetere al più presto. Un viaggio di morte & resurrezione all’inferno tramite il fuoco sprigionato dalle note dei Sargeist. Forse esagero a parlare così bene di loro e ad assegnare un voto così estremamente alto a questo loro nuovo capitolo? Io penso di no. Magari fossero tutte così le uscite nel Black Metal odierno! E poi, dopo il terzo capolavoro sfornato di fila, non si può che elogiare al massimo questa grande band e sperare in un immediato ritorno a proseguire il cammino intrapreso fatto di fuoco, grezzume e bestemmie. Chiamate un esorcista ad assistervi mentre lo ascoltate.
Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 89/100
Tracklist:
1. Empire of Suffering 04:40
2. A Spell to Awaken the Temple 04:59
3. From the Black Coffin Lair 04:40
4. Burning Voice of Adoration 04:14
5. Nocturnal Revelation 05:52
6. Discovering the Enshrouded Eye 05:36
7. Let the Devil In 04:08
8. Sanguine Rituals 03:42
9. Twilight Breath of Satan 04:59
10. As Darkness Tears the World Apart 03:55
www.myspace.com/sargeist
Genere: Black Metal
Erano nati nel 1999 solamente come un progetto solista del grande Shatraug, ma ora sono diventati molto di più di quanto tutti noi ascoltatori potessimo immaginare. Sono i Sargeist, band composta da membri di grandi band come Horna e Behexen, che in questo 2010 riescono nuovamente a colpire positivamente la nostra attenzione con un superbo tributo alle forze del male nonché un invito per chiunque lo stia ascoltando a seguire il consiglio che questo nuovo disco ha per titolo, ovvero “Let The Devil In”.
Io credo sia molto difficile superare gli oltre quarantasei minuti di questo full-length senza appunto provare una moltitudine di brividi provenienti direttamente dall’inferno “Made in Finland” che i nostri ci propongono qui sopra, proprio come avevano fatto nell’ormai lontano 2003 con il primo e insuperabile “Satanic Black Devotion” oppure nel 2005 con il secondo e non da meno “Disciple Of The Heinous Path”. Questo oscuro terzo capitolo non delude nessuna aspettativa e fa guadagnare definitivamente ai quattro finlandesi un posto altolocato nell’olimpo del Black Metal scandinavo e non: le chitarre sono sempre le solite (ma non importa, nessuno di noi penso volesse un’evoluzione del suono da parte loro), per la voce stesso identico discorso, sempre cruda e malvagia; le melodie degli svariati pezzi non perdono della precedente ispirazione già percepita nei lavori precedenti, anzi, tendono sempre di più a migliorare. Insomma, che si può volere di più? Da parte mia, nulla.
Subito dalla prima “Empire Of Sufferings” non dovrebbero già più esserci sopravvissuti, a causa dell’estrema potenza sprigionata dalle semplici chitarre contenute in essa; dopodiché si continua con un’eccellente “A Spell To Awaken The Temple” seguita da “From The Black Coffin Lair”, pezzo un pochino sottotono rispetto all’insieme ma sempre di buona qualità. Il disco riprende la sua fortissima iperbole ascendente con “Burning Voice Of Adoration”, che stermina gli ultimi (e pochissimi) sopravvissuti alle tracce precedenti. Il trapasso viene facilitato in seguito dalla ritualità di “Nocturnal Revelation” e, una volta che le nostre anime raggiungono il fuoco degli inferi guidate dalle note di questa nuova opera al male, le fiamme di “Discovering The Enshrouded Eye” e poi quelle del tagliente ritornello della title-track ci divorano fino al midollo. “Sanguine Rituals”, carina ma non ai soliti alti livelli, passa in secondo piano e tutto sommato velocemente, lasciando il palco a “Twilight Breath Of Satan”, impregnata del classico e inimitabile suono Black Metal finlandese; la conclusione è catastrofica (in senso buono naturalmente) con “As Darkness Tears The World Apart”, che disintegra definitivamente le rovine lasciate alle spalle da Shatraug e compani.
Quando questo capolavoro scandinavo finisce, resta solo il vuoto lasciato da una forte emozione che si spera di poter ripetere al più presto. Un viaggio di morte & resurrezione all’inferno tramite il fuoco sprigionato dalle note dei Sargeist. Forse esagero a parlare così bene di loro e ad assegnare un voto così estremamente alto a questo loro nuovo capitolo? Io penso di no. Magari fossero tutte così le uscite nel Black Metal odierno! E poi, dopo il terzo capolavoro sfornato di fila, non si può che elogiare al massimo questa grande band e sperare in un immediato ritorno a proseguire il cammino intrapreso fatto di fuoco, grezzume e bestemmie. Chiamate un esorcista ad assistervi mentre lo ascoltate.
Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 89/100
Tracklist:
1. Empire of Suffering 04:40
2. A Spell to Awaken the Temple 04:59
3. From the Black Coffin Lair 04:40
4. Burning Voice of Adoration 04:14
5. Nocturnal Revelation 05:52
6. Discovering the Enshrouded Eye 05:36
7. Let the Devil In 04:08
8. Sanguine Rituals 03:42
9. Twilight Breath of Satan 04:59
10. As Darkness Tears the World Apart 03:55
www.myspace.com/sargeist
In confronto ai precedenti questo e' una porcata. Va' bene per i poser metallaretti da 4 soldi
RispondiEliminaabbiamo Eric Adams in linea oggi, un pagina importante per il nostro sito. Fai una cosa, mentre ti fai una sega con una mano (tanto sei esperto nerd pippaiolo sfigato), legati la cintura al collo e quando ti schizza quella goccia di sborra annacquata stringi ancora un po' così muori di pippe. La tua fine ideale.
RispondiEliminaSNARL: Caro attaccabrighe, ti rendi conto che scrivere ste porcate non serve a nulla? Cagati in mano e poi pigliati a schiaffi. Metal of Death all life.
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