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Brainstorm "Hungry"

Full-length, B.O. Records, 1997
Genere: Power Metal

Ci sono album definiti minori solo perché non hanno avuto un nome altisonante dietro o non trovarono una critica che ne abbia supportato il valore relegandolo a disco di fascia B.
Non so quale sia il caso di "Hungry", debutto dei teutonici Brainstorm, quello che so è che questo disco ara di dietro a valanga. Non è il power melodico e scanzonato dei Freedom Call, non sono le ballate da signorine dei Sonata Arctica nè i piagnistei di casa Tolki: questi suonano e lo fanno sferrando rasoiate una dopo l'altra, il riffing è affilato, le chitarre affiatate e sempre pronte a lanciarsi in assoli, le armi a loro disposizione non sono mai mancate.
Le canzoni vantano chorus di presa come l'esaltante "King Of Fools" e una "Innocent Until Caught" che smuoverebbe anche il culo della balena più pachidermica, una tripletta formata da "Tomorrow Never Comes", "Liar's Edge" e "Welcome To The Darkside" ha un effetto devastante/scatenante, non è un album che soffre di cali improvvisi o appannamenti del cazzo che lo costringano a tirar fuori dal cilindro maghi, folletti o ritornelli degni del "Waka Waka" per farsi notare. I ragazzi ci regalano delle vere e proprie mattonate, nel caso di "Other Side" rinunciano a fraseggi più veloci per fornire un sound maggiormente compatto e dai toni ancora più scuri, è la matrice heavy a farla da padrone ed è così che metton fuori la testa una coinvolgente "Tell-Tale Heart" lasciando la conclusione a una "Mr. Know-It-All", che vede la partecipazione dietro al microfono di Ralf Schepers dei Primal Fear, e il duetto con Marcus Jürgens allora singer della band è di quelli che si ricordano piacevolmente.

Con i due veterani delle sei corde Torsten Ihlenfeld e Milan Loncaric, decisamente ispirati sia nella costruzione dei riff sia nell'approccio solistico, "Hungry" per quanto acerbo è uno dei capitoli migliori della saga discografica dei Brainstorm, e seppur dotato di una carica primordiale pazzesca ha purtroppo una "Deep Down Into Passion" che è anello debole e quasi tedioso, (ascoltatela attentamente e se non vi vengono in mente i Metallica qualcosa non quadra nel vostro orecchio). E' forse la paternità così netta che il pezzo possiede, un derivato di "Metallica" che riesce a inserire un neo in un lavoro pressoché fantastico. L'elementare voglia di far danni, la prova di Marcus dietro il microfono e una produzione grezza sì, ma che comunque fornisce una discreta resa del suono nel complessivo, ne fanno un platter di sicuro gradimento per chi ha una visione del power che non sia quella da: "Dolcetto O Scherzetto".

Con l'entrata di Andy B. Franck cambieranno le dinamiche, la band svilupperà una strada in cui tecnica e suono sempre più pulitino si faranno strada raggiungendo il top con l'accoppiata di album "Ambiguity"/"Soul Temptation" perdendo però (a mio avviso) quella freschezza e fervore giovanile che contraddistinguono questo primo urlante vagito.
Se volete davvero conoscere questi baldi teutonici, il passaggio iniziale deve essere: "Hungry"

Recensione a cura di: Tomb
Voto: 80/100


Tracklist:
1. Nails in My Hands 03:11
2. King of Fools 03:52
3. Innocent Until Caught 04:58
4. The Other Side 06:53
5. Tomorrow Never Comes 03:29
6. Liar's Edge 04:53
7. Tell-Tale Heart 03:44
8. Welcome to the Darkside 05:10
9. Bring You Down 04:20
10. Deep Down into Passion 04:36
11. Mr. Know-It-All (duet with Ralph Scheepers) 04:14

Total playing time 49:20

http://www.truemetal.org/brainstorm
http://www.myspace.com/officialbrainstorm

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