Intervista: BLACK FAITH
Con noi oggi i Black Faith, formazione tricolore fresca di stampa del promettente promo "Jubilate Diabolo"!
1) Ciao da parte di Metal Of Death! Iniziamo col parlare della vostra storia come band?
Snarl: Un saluto a tutto lo staff di Metal of Death Webzine e grazie dell’opportunità concessaci. I BF nascono nel Febbraio 2004, e siamo partiti come cover band dei Marduk, ma quasi subito abbiamo iniziato a scrivere pezzi nostri. Il debutto live avvenne nel 2005 (Snarl: Voce e Chitarra, Tiphereth: Basso, Tamoth: Batteria), e abbiamo rilasciato il nostro primo demo chiamato “Proclaim my victory” nel 2006 (Formazione: Snarl: Voce e chitarra, Tiphereth: Basso, Lucas Demon: Batteria, Melqart: Chitarra). Poco più in là abbiamo sempre combattuto con problemi di formazione sebbene la band non sia mai stata propriamente ferma. Siamo ritornati a incidere a fine 2009 (Formazione: Snarl: Voce, chitarra e basso, Kjiel: Chitarra, Hyakhrist: Batteria) per un tributo ai Darkthrone rilasciato dalla Novecento Produzioni, e a fine 2009 – inizio 2010 abbiamo pubblicato il nostro nuovo promo “Jubilate Diabolo (Promo Version 2010) con questa formazione: (Snarl: Voce, chitarra e Basso, Funestum: Chitarra, Hyakhrist: Batteria). Dopo le registrazioni è entrato in formazione Acheron già negli Interceptor e negli Holocaust Militia al basso.
2) Ho recensito il vostro nuovo promo “Jubilate Diabolo” e l’ho trovato dannatamente buono. Anche il sound mi è sembrato davvero professionale ma non artefatto. Cosa dobbiamo quindi aspettarci dal full di imminente uscita? Quanti nuovi brani ci saranno rispetto a questo promo?
Snarl: Grazie mille dei complimenti, mi fa molto piacere. Sì in effetti abbiamo riposto una grande attenzione al suono: non volevamo un suono che fosse tipo “presa diretta in un cesso” per una precisa scelta che abbiamo preso tutti noi dei BF all’unisono, ovvero di registrare il cd bene. È stato anche molto importante per me evitare un suono eccessivamente artefatto come dici tu e conservare l’atmosfera del disco. Odio i suoni moderni della musica metal: doppio pedale triggerato e altissimo, chitarre compresse, plurisovraincise e plasticose e voce strapompata. No, non fa proprio per noi: avremmo ammazzato le atmosfere del disco! Fortunatamente Simone di Cicco ha svolto un ottimo lavoro. Abbiamo registrato un totale di 7 canzoni che avrebbero formato l’intero cd. Tuttavia abbiamo pensato di mandare prima in giro una “versione promo” con solo 5 canzoni e una versione della cover dei Darkthrone leggermente diversa da quella uscita nel tributo. Utilizzeremo questo Promo per avere delle recensioni e per mandarlo a qualche label interessata a produrcelo, dopodiché, si spera, il full length vero e proprio sarà uscito. Con 2 altri brani, che sono “Burnt Flesh Sculptures”, inedita, e un remake di “Black Nocturnal Lithurgy”, già sul nostro precedente demo. La veste grafica è un work in progress ed è curata da Io/notan dei Malanoctem in maniera eccellente!
3) E’ importante per voi esibirvi dal vivo? Mi pare siate attivi sul fronte live giusto? Cosa pensate invece di coloro che ritengono il black metal come una espressione non adatta alla dimensione live?
Snarl: Per me suonare dal vivo è ciò che ogni band dovrebbe fare. Sono interessato a fare concerti perché credo che l’essenza dei BF si sprigioni molto meglio dal vivo che in studio, e poi suonare fuori dalla nostra città è un ottimo modo per levarci qualche soddisfazione come viaggiare, conoscere nuove persone, visitare nuovi posti. Senza l’obiettivo di diventare chissà quanto famosi, ovvio. È anche vero che ci sono persone che la pensano diversamente, che il black metal non debba essere portato da live: opinioni. Soprattutto, ci sta chi per il mestiere che fa non ha tempo di organizzare concerti, o chi vede il black metal come un passatempo al quale dedicarcisi senza troppa pressione, o chi, come il mio ex batterista Lucas Demon, schifato da una serie di cose (locali che non se ne importano o non pagano, pubblico indolente, insoddisfazione generale etc.) non vuole fare concerti per il semplice fatto che perde entusiasmo nel farli. Quindi ripeto: capisco anche costoro.
Chi però non capisco è chi non fa concerti senza una motivazione sincera e si rifugia dietro scuse o parole, mascherando il fatto che magari molto più prosaicamente nessuno può vederlo, oppure non ha la formazione completa perché non sa cercare i membri, oppure ancora è semplicemente timoroso, o magari non sa suonare bene, e magari si aliena dal problema facendo improbabili proclami. Questo non lo sopporto e non lo supporto. Per come la vedo io, il Black Metal è metal, e il metal si porta sul palco.
Acheron: Uguale per me… sinceramente non capisco questa particolarità di non portare il genere live, visto che secondo me molte band danno il meglio dal fronte live…
Suonare live è la massima espressione di rabbia per un gruppo "affamato"... poi certo ci sono i casi sopracitati da Snarl che smontano, però io sono dell'idea che se tieni realmente alla tua musica, devi anche avere il fegato di portarla fuori, ovviamente al pubblico adatto…
Hyakrisht: Per quanto mi riguarda sì e siamo attivi sul fronte, anche se da poco. Gli altri possono pensare ciò che vogliono, le nostre canzoni secondo me hanno un coinvolgimento live di gran lunga migliore di quello del CD che, tra mastering mixing ecc…, disperde inevitabilmente quelle emozioni che si hanno quando si sente un gruppo dal vivo, poi è anche vero che altre band sono meglio su CD.
4) Domanda scontata ma che suscita sempre interesse quando ci si approccia al black metal. Ditemi che valore hanno, secondo voi, le parole “misantropia” e “satanismo” se riferite al black metal.
Snarl: Sono sempre stato una persona scettica, e a me la parola “misantropia” non ha mai convinto più di tanto: in primo luogo sono convinto che non è un aggettivo che ti dai da solo, ma che dovrebbero darti gli altri, poi io personalmente ho visto che la gente ha un concetto di misantropia variabile e a volte neanche tanto chiaro. Definirsi misantropi a volte può effettivamente indicare un certo malcontento e sfiducia per la razza umana, ma quasi sempre, se non sempre, l’ho visto essere un modo per mascherare la propria incapacità di relazionarsi, o è semplicemente sintomo di disadattamento, o è un modo per tirarsela, o addirittura quasi una di quelle cose alle quali ci si deve atteggiare per forza visto che si fa Black Metal. Quindi per me, non è tanto una cosa che ha un valore: se sei come sei te lo tieni per te, senza sbandierarlo ai quattro venti. Per quanto riguarda il satanismo: il discorso è in parte lo stesso di sopra per i poser di turno che si atteggiano da maledetti. Anche il concetto di Satanismo non sembrerebbe avere un minimo comun denominatore così ben preciso, ma è una figura che per me ha avuto un senso: la ribellione a Dio, purché seria e concreta, ha comportato almeno in me una visione delle cose distaccata e mi ha aiutato a definire degli aspetti del mio carattere che mi hanno aiutato a maturare. La trasposizione di tutto questo in una musica energica e adrenalinica come il Black Metal è stata qualcosa di costruttivo per me, e non è stato assolutamente una forma di cristianesimo invertito. Attualmente, comunque, non mi reputo più satanista. Non si può pretendere che il male (così come il bene) rappresenti tutto te stesso.
Hyakrisht: Penso che ormai sono parole che sono parte integrante del black metal, forse perché troppo sfruttate dalle tante persone che lo ascoltano. Personalmente ho vissuto un periodo in cui sono stato ad un più stretto contatto sia con il satanismo che con la misantropia a causa della vicinanza o meno ad alcuni amici e sono dell'idea che ogni uomo ha bisogno di assumere alcuni caratteri di ognuna di queste parole, come l'isolarsi per un po' di tempo, il prendersela un po' con tutti, odiarli, avvicinarsi al “male”, all'egoismo. Tutto qui, magari con il tempo avrò modo di accrescere le mie conoscenze ed avere una diversa visione delle cose.
5) Ultimamente pare che nel black metal ci sia una tendenza a voler a tutti i costi rendere intellettuale un genere che forse non avrebbe bisogno di esserlo, ma potrei sbagliarmi… Cosa ne pensate dello sfoggio a volte fuori luogo di cultura e “filosofia” spicciola inserita nel contesto black metal?
Snarl: Sono d’accordo. La gente è talmente ammaliata da questo fascino oscuro del Black Metal, che ha cominciato a metterci troppi fronzoli, a pensare solo a quelli, e a concepirlo come un’arte, e non più come un tipo di metal. In altre parole, non lo si vede più tanto come musica, quanto come poggiante solo sulle tematiche, sull’attitudine, sulla simbologia, e a volte come trasgressione e perfino come fascino dark punto e basta. Per quel che riguarda lo sfoggio di cultura e “filosofia” voglio essere onesto: ma alla fine, quale filosofia? L’ho sempre interpretata come qualcosa di soggettivo, qualcosa da non sfoggiare, poiché non sta scritto da nessuna parte che è la verità assoluta, ma semmai da custodire e da approfondire. È il tuo punto di vista che non deve per forza combaciare col mio. Sinceramente il filosofo black metal è tra le figure che meno mi significa qualcosa. Non sopporto che tra te e la tua musica debba esserci qualcosa.
Acheron: Sono d'accordissimo con Snarl, preferisco modi di concepire il genere in maniera più diretta, senza troppe complicazioni…
Hyakrisht: Ognuno faccia ciò che vuole,naturalmente ci vuole anche del buon senso e un minimo di capacità relazionali che fanno capire quando si sta esagerando e quando la gente che ascolta si sta rompendo i coglioni.
6) Sempre in tema di tematiche “atipiche” nel black metal, come giudicate il fenomeno dell' “UnBlack Metal”?
Snarl: Guarda, io non mi scaglio contro chi lo fa per il semplice fatto che non sono il tipo da imporre il proprio punto di vista sugli altri, però a parte che come detto prima non mi va di ascoltare un gruppo già etichettato, con qualcosa in mezzo a persona e musica, ti dirò: anzitutto questa storia dell’unblack metal mi è sempre saputa di “rosicata”, come si dice a Roma, ma poi anche qui trovo patetico questo che mi sa di sfoggio di cultura gratuito e fine a sé stesso. Ricordi nella bibbia la parabola del fariseo e il repubblicano? Il repubblicano va a pregare, e si confessa in silenzio perché sa che è stato un bastardo coi poveracci, mentre il fariseo ostenta la propria fede come un vanto e dice ad alta voce “Ti ringrazio perché non sono come gli altri fecciosi, tra cui pure quel repubblicano là ” e anche “Io per te faccio questo e quest’altro, devi essere fiero di me”. Beh, io credo che chi fa Unblack metal faccia la stessa cosa del fariseo: ostenta la propria fede vanagloriosamente. Il risultato è che il fariseo non fu perdonato Poi parliamoci chiaro e tondo: ti fai vedere col passamontagna, le borchie alla Kerry King, le cartucciere, l’accetta, tutto vestito di nero, e il nome black qual è? Unblasphemer? Ma và …
Acheron: Per quanto mi riguarda l'unblack metal è un movimento abbastanza sciocco… non voglio fare le solite chiacchiere dicendo "Il black deve essere satanico, il black deve essere pagano" e paroline varie, per me il genere può parlare anche di temi country western, poco mi importa… per me come detto in precedenza il black metal è rivoluzione, voglia di abbattere le barriere alle quali l'uomo è stato costretto... se si segue una via musicale parlando della visione oppressiva della chiesa, secondo me lo spirito rivoluzionario va a farsi fottere…
Hyakrisht: Cos'è??! Ahahah
7) Quali sono secondo voi, le band che meritano stima, italiane e non, nell’odierno panorama black metal?
Acheron: Le band che veramente meritano in questa scena black per me sono Vidharr, Hybris, Grimorium, Mourning Soul, Ad Noctem Funeriis, Athanor, Hibernus, Black Flame, Ars Goetia, Lilyum… almeno nella scena italiana. Poi nella scena estera amo alla follia Satyricon, Dark Funeral, Darkthrone, Summoning, Alcest, 1349… sono tutte band che hanno formato la maggior parte del mio stile!
Snarl: In Italia Athanor, Umbra Noctis, Ad Noctem Funeriis, Lilyum, Vidharr, Mourning Soul, Ars Goetia, Sidus Tenebrarum, Skullthrone, Infernal Angels, Winds of Funeral, Necromessiah, Mortuary Drape, Death SS, Necromass, Altar of Perversion, Tod, Blasphemophager, Malanoctem, Gort, Ars Odiendi, Cursed Seal, Hybris e Lamento Lugubre. All’estero adoro: Mayhem, Emperor, Marduk, Darkthrone, Urgehal, Rotting Christ, Abgott, Tsjuder, Krypt, Mutiilation, Horna, Behexen e Sargeist, tra gli altri.
Hyakrisht: Qui ce ne sono all'infinito, ne dirò giusto qualcuna che mi viene così al momento altrimenti rischio l'alba, ci sono un paio di band death/black italiane molto meritevoli come Hellvate o The Skullthrone, poi black metal come i Vidharr che ormai penso siano molto conosciuti, e gli Athanor.
8) Ascoltando la vostra musica è chiara una cosa: voi suonate puro black metal, o meglio puro black metal di derivazione scandinava, ma è anche palese che abbiate anche altre influenze. Volete parlarci di queste?
Acheron: Io vengo dal thrash metal, sono cresciuto con i riff di persone come Hetfield, King e Holt… rimarranno perennemente nel mio modo di suonare!
Snarl: Io avevo un background Gothic metal (di quello buono, niente troie o vampiri) tipo Tiamat, Moonspell, Sentenced, Paradise Lost, Lacuna Coil fino a “Comalies” eccetera. Poi Lucas Demon mi attaccò il morbo del thrash anni ’80, e ho cambiato pelle. Oggi ascolto moltissime robe thrash/speed/Heavy Metal che mi hanno influenzato nei riff di chitarra, più aggressivi e meno melodici, e mi è anche tornata la mia passione per gli immortali Litfiba!
Hyakrisht: Non so dirti molto, io ascolto pochi gruppi ultimamente e purtroppo quei pochi che sento grazie ai link che mi passano puntualmente Snarl e Acheron li dimentico. Più che altro fisso nella mia mente traguardi lontani come i livelli dei batteristi polacchi che da sempre sfondano tutti,come Inferno dei Behemoth, Daray dei Vesania oppure Vyl se non sbaglio norvegese, dei Keep of Kalessin, il giovanissimo Krimh ora nei Decapitated.
9) Cosa ne pensate dell’evoluzione di molte band storiche che si sono allontanate dal black metal per abbracciare lidi totalmente diversi rispetto agli albori?
Acheron: Non ho apprezzato moltissimo il cambio di stile di band come Darkthrone e Satyricon nell'ultimo periodo, però almeno loro sono stati coerenti nel cambiare uno stile che ormai non li rappresentava più.
Snarl: Dipende dal motivo per cui una band decide di cambiare genere. Ci sono bands che si adeguano a dei trends imperanti, altre che cambiano il loro genere spontaneamente (Enslaved, Sentenced, Dissection), altre che fossilizzandosi su un solo genere finiscono per avvizzirsi (Deicide, Cannibal Corpse), e altre che cambiando genere si fottono da sole (Cradle of Filth, Tiamat nell’ultimo disco, In Flames, Sepultura). Ci sono tantissimi motivi per cui una band può decidere di cambiare genere, e sul fatto se questi motivi siano genuini o dettati dalla commercializzazione se ne potrebbe discutere all’infinito.
Secondo me, tanto più hai qualcosa da dire musicalmente e artisticamente, tanto più il problema di cambiare genere secondo me non si pone: la tua musica saprà convincere tutti indipendentemente dal genere suonato. Per esempio, i Darkthrone hanno cambiato genere e continuano a piacermi. L’ultimo dei Dissection è molto diverso dagli altri dischi, ma che ci sia sempre stato Jon N. a comporlo per me si sente.
Hyakrisht: Avranno avuto i loro motivi,ma naturalmente dispiace sempre quando una band che componeva capolavori black metal si allontana totalmente da essi a distanza di un solo full.
10) Cosa deve avere, secondo voi, una band per risultare vincente? Insomma, cosa distingue una band di buoni mestieranti da una band che ha davvero personalità ? Voi come vi reputate in tal senso?
Acheron: Umiltà , rispetto, voglia di suonare e buon gusto.
Snarl: Passione e rispetto per l’underground, umiltà perché è fondamentale non montarsi mai la testa, e voglia di suonare e di sbattersi sia in studio quando componi, che quando stai a chiedere serate e farti mucchi di chilometri pur di ottenere la serata. Questo non è un genere dove si fanno molti soldi e non si diventa famosi, per cui occorre imparare a godere non della meta che ti poni, ma del tragitto che cerchi di fare e delle esperienze che ti fai per arrivarci. Personalità ? Credo che quella venga col tempo e con l’esperienza. Sulle prime è ovvio secondo me non suonare originali, poi però qualche stimolo ulteriore esterno viene, e lo inglobi nella tua musica. Tanto più hai le idee chiare sulla musica e sugli altri stili di musica, tanto più la personalità non può far altro che crescere. L’importante è non essere assolutamente schiavi dei propri miti. Come ci reputiamo noi? Noi continuiamo per la nostra strada e sappiamo che binari percorriamo, non sapendo però quali altri incroci potremmo trovare e come potremmo interagire; di più non ti so dire. Forse questo discorso sullo stile e sulla personalità nostra è una di quelle cose che dovrebbero dirci gli altri, piuttosto che autocatalogarci noi da soli.
Hyakrisht: Bisogna avere tanta voglia di fare, bisogna essere affiatati, ricambiarsi i sacrifici che ognuno fa per l'altro, magari di seguire un sogno anche se tanto impossibile, ma che comunque ti ci butti dentro e ci credi. Penso a tutto quando ci ritroviamo in viaggio con tutta la strumentazione sul treno per andare in studio a registrare i nuovi pezzi, non è facile, per nessuno, soprattutto in Italia.
11) L’intervista è finita. Magari concludete parlandoci anche dei vostri piani futuri oltre le ultime parole famose!
Snarl: Bella intervista, è stato davvero un piacere rispondere alle domande! Anzitutto cercheremo una label per il nostro cd, e torneremo in studio per registrare 3 brani che vorremmo pubblicare come split verso fine settembre. Si tratterà di una parentesi dei Black Faith massivamente influenzata dal rock e dal thrash, poi abbiamo intenzione di ripetere l’operazione split con altri 2 brani, e poi cercheremo di progettare serate, e di non fermarci mai. Nel frattempo chi voglia ascoltare i nostri può farlo facendosi un salto a www.myspace.com/blackfaithband. Hailz.
Hyakrisht: Vado diretto a ringraziare Metal of Death webzine per tutto! Un saluto! Yeah!
Intervista a cura di: Kosmos Reversum
http://www.myspace.com/blackfaithband
http://www.blackfaith.tk/
1) Ciao da parte di Metal Of Death! Iniziamo col parlare della vostra storia come band?
Snarl: Un saluto a tutto lo staff di Metal of Death Webzine e grazie dell’opportunità concessaci. I BF nascono nel Febbraio 2004, e siamo partiti come cover band dei Marduk, ma quasi subito abbiamo iniziato a scrivere pezzi nostri. Il debutto live avvenne nel 2005 (Snarl: Voce e Chitarra, Tiphereth: Basso, Tamoth: Batteria), e abbiamo rilasciato il nostro primo demo chiamato “Proclaim my victory” nel 2006 (Formazione: Snarl: Voce e chitarra, Tiphereth: Basso, Lucas Demon: Batteria, Melqart: Chitarra). Poco più in là abbiamo sempre combattuto con problemi di formazione sebbene la band non sia mai stata propriamente ferma. Siamo ritornati a incidere a fine 2009 (Formazione: Snarl: Voce, chitarra e basso, Kjiel: Chitarra, Hyakhrist: Batteria) per un tributo ai Darkthrone rilasciato dalla Novecento Produzioni, e a fine 2009 – inizio 2010 abbiamo pubblicato il nostro nuovo promo “Jubilate Diabolo (Promo Version 2010) con questa formazione: (Snarl: Voce, chitarra e Basso, Funestum: Chitarra, Hyakhrist: Batteria). Dopo le registrazioni è entrato in formazione Acheron già negli Interceptor e negli Holocaust Militia al basso.
Snarl: Grazie mille dei complimenti, mi fa molto piacere. Sì in effetti abbiamo riposto una grande attenzione al suono: non volevamo un suono che fosse tipo “presa diretta in un cesso” per una precisa scelta che abbiamo preso tutti noi dei BF all’unisono, ovvero di registrare il cd bene. È stato anche molto importante per me evitare un suono eccessivamente artefatto come dici tu e conservare l’atmosfera del disco. Odio i suoni moderni della musica metal: doppio pedale triggerato e altissimo, chitarre compresse, plurisovraincise e plasticose e voce strapompata. No, non fa proprio per noi: avremmo ammazzato le atmosfere del disco! Fortunatamente Simone di Cicco ha svolto un ottimo lavoro. Abbiamo registrato un totale di 7 canzoni che avrebbero formato l’intero cd. Tuttavia abbiamo pensato di mandare prima in giro una “versione promo” con solo 5 canzoni e una versione della cover dei Darkthrone leggermente diversa da quella uscita nel tributo. Utilizzeremo questo Promo per avere delle recensioni e per mandarlo a qualche label interessata a produrcelo, dopodiché, si spera, il full length vero e proprio sarà uscito. Con 2 altri brani, che sono “Burnt Flesh Sculptures”, inedita, e un remake di “Black Nocturnal Lithurgy”, già sul nostro precedente demo. La veste grafica è un work in progress ed è curata da Io/notan dei Malanoctem in maniera eccellente!
3) E’ importante per voi esibirvi dal vivo? Mi pare siate attivi sul fronte live giusto? Cosa pensate invece di coloro che ritengono il black metal come una espressione non adatta alla dimensione live?
Snarl: Per me suonare dal vivo è ciò che ogni band dovrebbe fare. Sono interessato a fare concerti perché credo che l’essenza dei BF si sprigioni molto meglio dal vivo che in studio, e poi suonare fuori dalla nostra città è un ottimo modo per levarci qualche soddisfazione come viaggiare, conoscere nuove persone, visitare nuovi posti. Senza l’obiettivo di diventare chissà quanto famosi, ovvio. È anche vero che ci sono persone che la pensano diversamente, che il black metal non debba essere portato da live: opinioni. Soprattutto, ci sta chi per il mestiere che fa non ha tempo di organizzare concerti, o chi vede il black metal come un passatempo al quale dedicarcisi senza troppa pressione, o chi, come il mio ex batterista Lucas Demon, schifato da una serie di cose (locali che non se ne importano o non pagano, pubblico indolente, insoddisfazione generale etc.) non vuole fare concerti per il semplice fatto che perde entusiasmo nel farli. Quindi ripeto: capisco anche costoro.
Chi però non capisco è chi non fa concerti senza una motivazione sincera e si rifugia dietro scuse o parole, mascherando il fatto che magari molto più prosaicamente nessuno può vederlo, oppure non ha la formazione completa perché non sa cercare i membri, oppure ancora è semplicemente timoroso, o magari non sa suonare bene, e magari si aliena dal problema facendo improbabili proclami. Questo non lo sopporto e non lo supporto. Per come la vedo io, il Black Metal è metal, e il metal si porta sul palco.
Acheron: Uguale per me… sinceramente non capisco questa particolarità di non portare il genere live, visto che secondo me molte band danno il meglio dal fronte live…
Suonare live è la massima espressione di rabbia per un gruppo "affamato"... poi certo ci sono i casi sopracitati da Snarl che smontano, però io sono dell'idea che se tieni realmente alla tua musica, devi anche avere il fegato di portarla fuori, ovviamente al pubblico adatto…
Hyakrisht: Per quanto mi riguarda sì e siamo attivi sul fronte, anche se da poco. Gli altri possono pensare ciò che vogliono, le nostre canzoni secondo me hanno un coinvolgimento live di gran lunga migliore di quello del CD che, tra mastering mixing ecc…, disperde inevitabilmente quelle emozioni che si hanno quando si sente un gruppo dal vivo, poi è anche vero che altre band sono meglio su CD.
4) Domanda scontata ma che suscita sempre interesse quando ci si approccia al black metal. Ditemi che valore hanno, secondo voi, le parole “misantropia” e “satanismo” se riferite al black metal.
Snarl: Sono sempre stato una persona scettica, e a me la parola “misantropia” non ha mai convinto più di tanto: in primo luogo sono convinto che non è un aggettivo che ti dai da solo, ma che dovrebbero darti gli altri, poi io personalmente ho visto che la gente ha un concetto di misantropia variabile e a volte neanche tanto chiaro. Definirsi misantropi a volte può effettivamente indicare un certo malcontento e sfiducia per la razza umana, ma quasi sempre, se non sempre, l’ho visto essere un modo per mascherare la propria incapacità di relazionarsi, o è semplicemente sintomo di disadattamento, o è un modo per tirarsela, o addirittura quasi una di quelle cose alle quali ci si deve atteggiare per forza visto che si fa Black Metal. Quindi per me, non è tanto una cosa che ha un valore: se sei come sei te lo tieni per te, senza sbandierarlo ai quattro venti. Per quanto riguarda il satanismo: il discorso è in parte lo stesso di sopra per i poser di turno che si atteggiano da maledetti. Anche il concetto di Satanismo non sembrerebbe avere un minimo comun denominatore così ben preciso, ma è una figura che per me ha avuto un senso: la ribellione a Dio, purché seria e concreta, ha comportato almeno in me una visione delle cose distaccata e mi ha aiutato a definire degli aspetti del mio carattere che mi hanno aiutato a maturare. La trasposizione di tutto questo in una musica energica e adrenalinica come il Black Metal è stata qualcosa di costruttivo per me, e non è stato assolutamente una forma di cristianesimo invertito. Attualmente, comunque, non mi reputo più satanista. Non si può pretendere che il male (così come il bene) rappresenti tutto te stesso.
Hyakrisht: Penso che ormai sono parole che sono parte integrante del black metal, forse perché troppo sfruttate dalle tante persone che lo ascoltano. Personalmente ho vissuto un periodo in cui sono stato ad un più stretto contatto sia con il satanismo che con la misantropia a causa della vicinanza o meno ad alcuni amici e sono dell'idea che ogni uomo ha bisogno di assumere alcuni caratteri di ognuna di queste parole, come l'isolarsi per un po' di tempo, il prendersela un po' con tutti, odiarli, avvicinarsi al “male”, all'egoismo. Tutto qui, magari con il tempo avrò modo di accrescere le mie conoscenze ed avere una diversa visione delle cose.
5) Ultimamente pare che nel black metal ci sia una tendenza a voler a tutti i costi rendere intellettuale un genere che forse non avrebbe bisogno di esserlo, ma potrei sbagliarmi… Cosa ne pensate dello sfoggio a volte fuori luogo di cultura e “filosofia” spicciola inserita nel contesto black metal?
Snarl: Sono d’accordo. La gente è talmente ammaliata da questo fascino oscuro del Black Metal, che ha cominciato a metterci troppi fronzoli, a pensare solo a quelli, e a concepirlo come un’arte, e non più come un tipo di metal. In altre parole, non lo si vede più tanto come musica, quanto come poggiante solo sulle tematiche, sull’attitudine, sulla simbologia, e a volte come trasgressione e perfino come fascino dark punto e basta. Per quel che riguarda lo sfoggio di cultura e “filosofia” voglio essere onesto: ma alla fine, quale filosofia? L’ho sempre interpretata come qualcosa di soggettivo, qualcosa da non sfoggiare, poiché non sta scritto da nessuna parte che è la verità assoluta, ma semmai da custodire e da approfondire. È il tuo punto di vista che non deve per forza combaciare col mio. Sinceramente il filosofo black metal è tra le figure che meno mi significa qualcosa. Non sopporto che tra te e la tua musica debba esserci qualcosa.
Acheron: Sono d'accordissimo con Snarl, preferisco modi di concepire il genere in maniera più diretta, senza troppe complicazioni…
Hyakrisht: Ognuno faccia ciò che vuole,naturalmente ci vuole anche del buon senso e un minimo di capacità relazionali che fanno capire quando si sta esagerando e quando la gente che ascolta si sta rompendo i coglioni.
6) Sempre in tema di tematiche “atipiche” nel black metal, come giudicate il fenomeno dell' “UnBlack Metal”?
Snarl: Guarda, io non mi scaglio contro chi lo fa per il semplice fatto che non sono il tipo da imporre il proprio punto di vista sugli altri, però a parte che come detto prima non mi va di ascoltare un gruppo già etichettato, con qualcosa in mezzo a persona e musica, ti dirò: anzitutto questa storia dell’unblack metal mi è sempre saputa di “rosicata”, come si dice a Roma, ma poi anche qui trovo patetico questo che mi sa di sfoggio di cultura gratuito e fine a sé stesso. Ricordi nella bibbia la parabola del fariseo e il repubblicano? Il repubblicano va a pregare, e si confessa in silenzio perché sa che è stato un bastardo coi poveracci, mentre il fariseo ostenta la propria fede come un vanto e dice ad alta voce “Ti ringrazio perché non sono come gli altri fecciosi, tra cui pure quel repubblicano là ” e anche “Io per te faccio questo e quest’altro, devi essere fiero di me”. Beh, io credo che chi fa Unblack metal faccia la stessa cosa del fariseo: ostenta la propria fede vanagloriosamente. Il risultato è che il fariseo non fu perdonato Poi parliamoci chiaro e tondo: ti fai vedere col passamontagna, le borchie alla Kerry King, le cartucciere, l’accetta, tutto vestito di nero, e il nome black qual è? Unblasphemer? Ma và …
Acheron: Per quanto mi riguarda l'unblack metal è un movimento abbastanza sciocco… non voglio fare le solite chiacchiere dicendo "Il black deve essere satanico, il black deve essere pagano" e paroline varie, per me il genere può parlare anche di temi country western, poco mi importa… per me come detto in precedenza il black metal è rivoluzione, voglia di abbattere le barriere alle quali l'uomo è stato costretto... se si segue una via musicale parlando della visione oppressiva della chiesa, secondo me lo spirito rivoluzionario va a farsi fottere…
Hyakrisht: Cos'è??! Ahahah
7) Quali sono secondo voi, le band che meritano stima, italiane e non, nell’odierno panorama black metal?
Acheron: Le band che veramente meritano in questa scena black per me sono Vidharr, Hybris, Grimorium, Mourning Soul, Ad Noctem Funeriis, Athanor, Hibernus, Black Flame, Ars Goetia, Lilyum… almeno nella scena italiana. Poi nella scena estera amo alla follia Satyricon, Dark Funeral, Darkthrone, Summoning, Alcest, 1349… sono tutte band che hanno formato la maggior parte del mio stile!
Snarl: In Italia Athanor, Umbra Noctis, Ad Noctem Funeriis, Lilyum, Vidharr, Mourning Soul, Ars Goetia, Sidus Tenebrarum, Skullthrone, Infernal Angels, Winds of Funeral, Necromessiah, Mortuary Drape, Death SS, Necromass, Altar of Perversion, Tod, Blasphemophager, Malanoctem, Gort, Ars Odiendi, Cursed Seal, Hybris e Lamento Lugubre. All’estero adoro: Mayhem, Emperor, Marduk, Darkthrone, Urgehal, Rotting Christ, Abgott, Tsjuder, Krypt, Mutiilation, Horna, Behexen e Sargeist, tra gli altri.
Hyakrisht: Qui ce ne sono all'infinito, ne dirò giusto qualcuna che mi viene così al momento altrimenti rischio l'alba, ci sono un paio di band death/black italiane molto meritevoli come Hellvate o The Skullthrone, poi black metal come i Vidharr che ormai penso siano molto conosciuti, e gli Athanor.
8) Ascoltando la vostra musica è chiara una cosa: voi suonate puro black metal, o meglio puro black metal di derivazione scandinava, ma è anche palese che abbiate anche altre influenze. Volete parlarci di queste?
Acheron: Io vengo dal thrash metal, sono cresciuto con i riff di persone come Hetfield, King e Holt… rimarranno perennemente nel mio modo di suonare!
Snarl: Io avevo un background Gothic metal (di quello buono, niente troie o vampiri) tipo Tiamat, Moonspell, Sentenced, Paradise Lost, Lacuna Coil fino a “Comalies” eccetera. Poi Lucas Demon mi attaccò il morbo del thrash anni ’80, e ho cambiato pelle. Oggi ascolto moltissime robe thrash/speed/Heavy Metal che mi hanno influenzato nei riff di chitarra, più aggressivi e meno melodici, e mi è anche tornata la mia passione per gli immortali Litfiba!
Hyakrisht: Non so dirti molto, io ascolto pochi gruppi ultimamente e purtroppo quei pochi che sento grazie ai link che mi passano puntualmente Snarl e Acheron li dimentico. Più che altro fisso nella mia mente traguardi lontani come i livelli dei batteristi polacchi che da sempre sfondano tutti,come Inferno dei Behemoth, Daray dei Vesania oppure Vyl se non sbaglio norvegese, dei Keep of Kalessin, il giovanissimo Krimh ora nei Decapitated.
9) Cosa ne pensate dell’evoluzione di molte band storiche che si sono allontanate dal black metal per abbracciare lidi totalmente diversi rispetto agli albori?
Acheron: Non ho apprezzato moltissimo il cambio di stile di band come Darkthrone e Satyricon nell'ultimo periodo, però almeno loro sono stati coerenti nel cambiare uno stile che ormai non li rappresentava più.
Snarl: Dipende dal motivo per cui una band decide di cambiare genere. Ci sono bands che si adeguano a dei trends imperanti, altre che cambiano il loro genere spontaneamente (Enslaved, Sentenced, Dissection), altre che fossilizzandosi su un solo genere finiscono per avvizzirsi (Deicide, Cannibal Corpse), e altre che cambiando genere si fottono da sole (Cradle of Filth, Tiamat nell’ultimo disco, In Flames, Sepultura). Ci sono tantissimi motivi per cui una band può decidere di cambiare genere, e sul fatto se questi motivi siano genuini o dettati dalla commercializzazione se ne potrebbe discutere all’infinito.
Secondo me, tanto più hai qualcosa da dire musicalmente e artisticamente, tanto più il problema di cambiare genere secondo me non si pone: la tua musica saprà convincere tutti indipendentemente dal genere suonato. Per esempio, i Darkthrone hanno cambiato genere e continuano a piacermi. L’ultimo dei Dissection è molto diverso dagli altri dischi, ma che ci sia sempre stato Jon N. a comporlo per me si sente.
Hyakrisht: Avranno avuto i loro motivi,ma naturalmente dispiace sempre quando una band che componeva capolavori black metal si allontana totalmente da essi a distanza di un solo full.
10) Cosa deve avere, secondo voi, una band per risultare vincente? Insomma, cosa distingue una band di buoni mestieranti da una band che ha davvero personalità ? Voi come vi reputate in tal senso?
Acheron: Umiltà , rispetto, voglia di suonare e buon gusto.
Snarl: Passione e rispetto per l’underground, umiltà perché è fondamentale non montarsi mai la testa, e voglia di suonare e di sbattersi sia in studio quando componi, che quando stai a chiedere serate e farti mucchi di chilometri pur di ottenere la serata. Questo non è un genere dove si fanno molti soldi e non si diventa famosi, per cui occorre imparare a godere non della meta che ti poni, ma del tragitto che cerchi di fare e delle esperienze che ti fai per arrivarci. Personalità ? Credo che quella venga col tempo e con l’esperienza. Sulle prime è ovvio secondo me non suonare originali, poi però qualche stimolo ulteriore esterno viene, e lo inglobi nella tua musica. Tanto più hai le idee chiare sulla musica e sugli altri stili di musica, tanto più la personalità non può far altro che crescere. L’importante è non essere assolutamente schiavi dei propri miti. Come ci reputiamo noi? Noi continuiamo per la nostra strada e sappiamo che binari percorriamo, non sapendo però quali altri incroci potremmo trovare e come potremmo interagire; di più non ti so dire. Forse questo discorso sullo stile e sulla personalità nostra è una di quelle cose che dovrebbero dirci gli altri, piuttosto che autocatalogarci noi da soli.
Hyakrisht: Bisogna avere tanta voglia di fare, bisogna essere affiatati, ricambiarsi i sacrifici che ognuno fa per l'altro, magari di seguire un sogno anche se tanto impossibile, ma che comunque ti ci butti dentro e ci credi. Penso a tutto quando ci ritroviamo in viaggio con tutta la strumentazione sul treno per andare in studio a registrare i nuovi pezzi, non è facile, per nessuno, soprattutto in Italia.
11) L’intervista è finita. Magari concludete parlandoci anche dei vostri piani futuri oltre le ultime parole famose!
Snarl: Bella intervista, è stato davvero un piacere rispondere alle domande! Anzitutto cercheremo una label per il nostro cd, e torneremo in studio per registrare 3 brani che vorremmo pubblicare come split verso fine settembre. Si tratterà di una parentesi dei Black Faith massivamente influenzata dal rock e dal thrash, poi abbiamo intenzione di ripetere l’operazione split con altri 2 brani, e poi cercheremo di progettare serate, e di non fermarci mai. Nel frattempo chi voglia ascoltare i nostri può farlo facendosi un salto a www.myspace.com/blackfaithband. Hailz.
Hyakrisht: Vado diretto a ringraziare Metal of Death webzine per tutto! Un saluto! Yeah!
Intervista a cura di: Kosmos Reversum
http://www.myspace.com/blackfaithband
http://www.blackfaith.tk/
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