Cattle Decapitation "Karma. Bloody. Karma"
Full-length, Metal Blade Records, 2006
Genere: Death Metal/Grind Core
Quinto e finora penultimo album in studio per i death metallers Cattle Decapitation, band californiana dedita a tematiche a sfondo animalista/vegetariano.Infatti tutti i componenti sono convinti seguaci della filosofia vegana, ovvero una rigida dottrina che vieta il consumo di qualsiasi alimento di origine animale.
Questa attitudine viene riversata sia nei testi, sia nelle loro copertine, dove spesso l'uomo viene rappresentato come vittima di animali e non, come quasi sempre succede, il contrario.
Questo "Karma. Bloody. Karma" non aggiunge niente di nuovo a quanto il gruppo ci ha finora proposto, ovvero un violentissimo Brutal Death Metal venato di Grind Core piuttosto intricato e sfoggiante una più che discreta perizia tecnica. Rispetto al precedente "Humanure" il gruppo ha fatto un deciso passo in avanti, mettendo da parte alcune incertezze a livello compositivo e focalizzando meglio le proprie capacità, raggiungendo un buon equilibrio tra riffs tipicamente Brutal/Grind Core e arrangiamenti che presentano una certa dose di melodia (termine da prendere con le pinze), che stemperano il senso di claustrofobia che caratterizza principalmente l'operato dei nostri.
L'album si apre, dopo una breve intro, con "Unintelligent Design", una song che si divincola tra sfuriate tipicamente Grind e parti più ragionate, con aperture di chitarra a volte insolitamente melodiche, caratteristica, questa, che riappare pure nella successiva "Success Is...(Hanging By The Neck)", dove viene inglobata una vena a tratti vagamente oscura che rasenta il Black Metal. Si prosegue incessantemente su questi binari, con il gruppo intento a sfondarci i nostri timpani con partiture al limite della comprensione e stacchi schizoidi.
Vale quindi la pena menzionare brani come "The Carcass Derrick", aperta da un riff che ricorda i migliori Morbid Angel, ma che presto si trasforma in un vortice di note impazzite e deliranti, con un finale rallentato all’inverosimile. “Bereavement” si apre devastante e malata, con l’alternarsi delle due voci bene in evidenza, una perennemente in growl, e l’altra intenta ad urlare nel microfono tutta la sua deviata follia. Ottima anche “Suspended In Coprolite”, una delle track più tipicamente Death Metal del lotto, con una parte centrale dove le chitarre danno nuovamente dimostrazione di ottima preparazione, con assoli ipertecnici e fulminei.
Chiude l’album “Of Human Pride & Flatulence”, una specie di outro angosciante di sola chitarra e voce lacerante, che pone la parola fine a questo vero e proprio olocausto sonoro.
Insomma, questo “Karma. Bloody. Karma” consente ai Cattle Decapitation di rialzare la testa rispetto alle ultime, non proprio esaltanti, prove in studio. Di certo non si tratta di un album di facile accessibilità, ma con il ripetersi degli ascolti saranno molti gli elementi interessanti che verranno allo scoperto, in quanto la complessità intrinseca di questo cd ha bisogno di un approccio attento per coglierne tutte le sue innumerevoli sfaccettature.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Intro 00:19
2. Unintelligent Design 03:37
3. Success Is… (Hanging By The Neck) 03:34
4. One Thousand Times Decapitation 01:03
5. The Carcass Derrick 03:44
6. Total Gore? 03:11
7. Bereavement 01:44
8. Suspended In Coprolite 04:20
9. Alone At The Landfill 07:37
10. Karma. Bloody. Karma. 03:05
11. The New Dawn 05:12
12. Of Human Pride & Flatulence 03:14
Total playing time 40:40
http://www.myspace.com/cattledecapitation
http://www.cattledecapitation.com/
Genere: Death Metal/Grind Core
Quinto e finora penultimo album in studio per i death metallers Cattle Decapitation, band californiana dedita a tematiche a sfondo animalista/vegetariano.Infatti tutti i componenti sono convinti seguaci della filosofia vegana, ovvero una rigida dottrina che vieta il consumo di qualsiasi alimento di origine animale.
Questa attitudine viene riversata sia nei testi, sia nelle loro copertine, dove spesso l'uomo viene rappresentato come vittima di animali e non, come quasi sempre succede, il contrario.
Questo "Karma. Bloody. Karma" non aggiunge niente di nuovo a quanto il gruppo ci ha finora proposto, ovvero un violentissimo Brutal Death Metal venato di Grind Core piuttosto intricato e sfoggiante una più che discreta perizia tecnica. Rispetto al precedente "Humanure" il gruppo ha fatto un deciso passo in avanti, mettendo da parte alcune incertezze a livello compositivo e focalizzando meglio le proprie capacità, raggiungendo un buon equilibrio tra riffs tipicamente Brutal/Grind Core e arrangiamenti che presentano una certa dose di melodia (termine da prendere con le pinze), che stemperano il senso di claustrofobia che caratterizza principalmente l'operato dei nostri.
L'album si apre, dopo una breve intro, con "Unintelligent Design", una song che si divincola tra sfuriate tipicamente Grind e parti più ragionate, con aperture di chitarra a volte insolitamente melodiche, caratteristica, questa, che riappare pure nella successiva "Success Is...(Hanging By The Neck)", dove viene inglobata una vena a tratti vagamente oscura che rasenta il Black Metal. Si prosegue incessantemente su questi binari, con il gruppo intento a sfondarci i nostri timpani con partiture al limite della comprensione e stacchi schizoidi.
Vale quindi la pena menzionare brani come "The Carcass Derrick", aperta da un riff che ricorda i migliori Morbid Angel, ma che presto si trasforma in un vortice di note impazzite e deliranti, con un finale rallentato all’inverosimile. “Bereavement” si apre devastante e malata, con l’alternarsi delle due voci bene in evidenza, una perennemente in growl, e l’altra intenta ad urlare nel microfono tutta la sua deviata follia. Ottima anche “Suspended In Coprolite”, una delle track più tipicamente Death Metal del lotto, con una parte centrale dove le chitarre danno nuovamente dimostrazione di ottima preparazione, con assoli ipertecnici e fulminei.
Chiude l’album “Of Human Pride & Flatulence”, una specie di outro angosciante di sola chitarra e voce lacerante, che pone la parola fine a questo vero e proprio olocausto sonoro.
Insomma, questo “Karma. Bloody. Karma” consente ai Cattle Decapitation di rialzare la testa rispetto alle ultime, non proprio esaltanti, prove in studio. Di certo non si tratta di un album di facile accessibilità, ma con il ripetersi degli ascolti saranno molti gli elementi interessanti che verranno allo scoperto, in quanto la complessità intrinseca di questo cd ha bisogno di un approccio attento per coglierne tutte le sue innumerevoli sfaccettature.
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 75/100
Tracklist:
1. Intro 00:19
2. Unintelligent Design 03:37
3. Success Is… (Hanging By The Neck) 03:34
4. One Thousand Times Decapitation 01:03
5. The Carcass Derrick 03:44
6. Total Gore? 03:11
7. Bereavement 01:44
8. Suspended In Coprolite 04:20
9. Alone At The Landfill 07:37
10. Karma. Bloody. Karma. 03:05
11. The New Dawn 05:12
12. Of Human Pride & Flatulence 03:14
Total playing time 40:40
http://www.myspace.com/cattledecapitation
http://www.cattledecapitation.com/
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