Grim Monolith "Mooncrowned"
Full-length, Self-released, 2008
Genere: Black Metal
Dopo più o meno vent’anni di black metal, possiamo dire che questo genere conta forse il numero più grande di differenze stilistiche al suo interno. Il cuore e le proprie sensazioni hanno suggerito la diversità di ciò che possiamo ascoltare e proprio questi due elementi lo hanno portato avanti e al giorno d’oggi è divenuto come un gran libro sul quale possiamo scrivere la nostra anima.
Numerose band appartengono a quella o a quell’altra corrente, alcune (sempre centralizzandosi su una in particolare) tentano e riescono più o meno bene a unificare tutto ciò. Stiamo parlando proprio dei sicilianissimi Grim Monolith che con il loro secondo full-lenght sono riusciti veramente a mostrare gli elementi più gradevoli e interessanti che questo genere propone, percependoli con attenzione e cura. All’ascolto ci arriva subito come ci siano le influenze più disparate, ma secondo me è utile utilizzare perifrasi del tipo “come a…” o “mi ricordano i…” ,perché il gruppo in maniera molto saggia è riuscito a sposare e citare piacevolmente proprio quelle band che vi verranno in mente ascoltando questo variegato album, con tutto ciò che di positivo proviene dalle loro menti compositive, dalle loro esperienze, dai loro immaginari evocativi e anche dalla loro (nostra) terra.
Una melodia a volte spigolosa e cattiva a volte positiva e colma di freschissime aperture è la linea guida di questo lavoro. Si noterà all’ascolto come il trio stia sempre provando di ritargliarsi un piccolo spazio fra echi lontani del black primordiale e proprie visioni sonore, riportandoci indietro e facendoci scordare la leziosità di determinati progetti moderni (a volte ben utile)…sarà nostalgia o sarà eccessiva voglia di sfidare le etichette che molto spesso si affibiano a gruppi che riportano condizioni musicali a noi ben lontane, fatto sta che in questo “Mooncrowned” c’è molto!
Cercando quanto più di riportare le mie sensazioni e le linee generali dei pezzi (che saranno magari diversissime a quelle degli altri ascoltatori) spiccano soprattutto tracce come “Eremos”, che con il suo andamento fluido e sorprendente (vecchia scuola, vecchia scuola!) scorre che è un piacere, sicuramente aiutata dalla particolare e ridondante distorsione utilizzata dal gruppo. In pezzi come ” Glory and Wonder”, la title-track o “Touched by the beauty of the night” le parti vocali ci arrivano lontane e sembrano come separate dal fulgore sonoro che si scatena in questi pezzi, come se ci volessero suggerire di entrare nelle dimensioni fantasy ed epiche piacevolmente riproposte e adattate secondo ciò che circorda i tre. La ricchezza sensitiva si snoda attraverso “Sculpting Eternity”, pregna di parti suggestive e per niente noiose, anzi liberatorie e veramente piacevolissime all’ascolto, o la marziale e anche, perchè no, divertente “Der Siegesmarch” (sembra quasi uscita dagli Isengard…oh pardon,primo ed ultimo riferimento. Un pezzo sicuramente molto caro al trio).
Buio e luce, riflessione o impeto, solitudine e ricerca interiore o ricordi di vecchie battaglie combattute insieme, il gruppo è riuscito veramente nel proprio intento. Un progetto singolare e che se continuerà su questa strada veramente ci sorprenderà e alimenterà il fuoco nero che tanto abbiamo bisogno di percepire. Anni ‘90, arrangiamenti stilizzati e ridotti ai minimi termini e atti a mettere in risalto i veri nuclei di ogni pezzo, notte, riff che si svelano pian piano, sono i pilastri di questo gruppo, insieme a tanta intensità . La Sicilia riesce e anche molto!
Recensione a cura di: Tazzo
Voto: 80/100
Tracklist:
1. Touched by the Beauty of the Night 03:08
2. Luna Pantocrator 03:14
3. Kings of the Moonless Nights 01:03
4. Mooncrowned 03:21
5. Sculpting Eternity 05:37
6. ...of Titanism and Solitude 01:08
7. Glory and Wonder 03:17
8. Immortal Spleen 02:40
9. The Pulse of the Woods 04:53
10. ...in Faery Lands Forlorn 00:57
11. Fog Adorned Epitaph 03:52
12. Eremos 03:05
13. Der Siegesmarsch 01:30
Total playing time 37:53
http://www.myspace.com/grimmonolithband
http://www.grimmonolith.tk/
Genere: Black Metal
Dopo più o meno vent’anni di black metal, possiamo dire che questo genere conta forse il numero più grande di differenze stilistiche al suo interno. Il cuore e le proprie sensazioni hanno suggerito la diversità di ciò che possiamo ascoltare e proprio questi due elementi lo hanno portato avanti e al giorno d’oggi è divenuto come un gran libro sul quale possiamo scrivere la nostra anima.
Numerose band appartengono a quella o a quell’altra corrente, alcune (sempre centralizzandosi su una in particolare) tentano e riescono più o meno bene a unificare tutto ciò. Stiamo parlando proprio dei sicilianissimi Grim Monolith che con il loro secondo full-lenght sono riusciti veramente a mostrare gli elementi più gradevoli e interessanti che questo genere propone, percependoli con attenzione e cura. All’ascolto ci arriva subito come ci siano le influenze più disparate, ma secondo me è utile utilizzare perifrasi del tipo “come a…” o “mi ricordano i…” ,perché il gruppo in maniera molto saggia è riuscito a sposare e citare piacevolmente proprio quelle band che vi verranno in mente ascoltando questo variegato album, con tutto ciò che di positivo proviene dalle loro menti compositive, dalle loro esperienze, dai loro immaginari evocativi e anche dalla loro (nostra) terra.
Una melodia a volte spigolosa e cattiva a volte positiva e colma di freschissime aperture è la linea guida di questo lavoro. Si noterà all’ascolto come il trio stia sempre provando di ritargliarsi un piccolo spazio fra echi lontani del black primordiale e proprie visioni sonore, riportandoci indietro e facendoci scordare la leziosità di determinati progetti moderni (a volte ben utile)…sarà nostalgia o sarà eccessiva voglia di sfidare le etichette che molto spesso si affibiano a gruppi che riportano condizioni musicali a noi ben lontane, fatto sta che in questo “Mooncrowned” c’è molto!
Cercando quanto più di riportare le mie sensazioni e le linee generali dei pezzi (che saranno magari diversissime a quelle degli altri ascoltatori) spiccano soprattutto tracce come “Eremos”, che con il suo andamento fluido e sorprendente (vecchia scuola, vecchia scuola!) scorre che è un piacere, sicuramente aiutata dalla particolare e ridondante distorsione utilizzata dal gruppo. In pezzi come ” Glory and Wonder”, la title-track o “Touched by the beauty of the night” le parti vocali ci arrivano lontane e sembrano come separate dal fulgore sonoro che si scatena in questi pezzi, come se ci volessero suggerire di entrare nelle dimensioni fantasy ed epiche piacevolmente riproposte e adattate secondo ciò che circorda i tre. La ricchezza sensitiva si snoda attraverso “Sculpting Eternity”, pregna di parti suggestive e per niente noiose, anzi liberatorie e veramente piacevolissime all’ascolto, o la marziale e anche, perchè no, divertente “Der Siegesmarch” (sembra quasi uscita dagli Isengard…oh pardon,primo ed ultimo riferimento. Un pezzo sicuramente molto caro al trio).
Buio e luce, riflessione o impeto, solitudine e ricerca interiore o ricordi di vecchie battaglie combattute insieme, il gruppo è riuscito veramente nel proprio intento. Un progetto singolare e che se continuerà su questa strada veramente ci sorprenderà e alimenterà il fuoco nero che tanto abbiamo bisogno di percepire. Anni ‘90, arrangiamenti stilizzati e ridotti ai minimi termini e atti a mettere in risalto i veri nuclei di ogni pezzo, notte, riff che si svelano pian piano, sono i pilastri di questo gruppo, insieme a tanta intensità . La Sicilia riesce e anche molto!
Recensione a cura di: Tazzo
Voto: 80/100
Tracklist:
1. Touched by the Beauty of the Night 03:08
2. Luna Pantocrator 03:14
3. Kings of the Moonless Nights 01:03
4. Mooncrowned 03:21
5. Sculpting Eternity 05:37
6. ...of Titanism and Solitude 01:08
7. Glory and Wonder 03:17
8. Immortal Spleen 02:40
9. The Pulse of the Woods 04:53
10. ...in Faery Lands Forlorn 00:57
11. Fog Adorned Epitaph 03:52
12. Eremos 03:05
13. Der Siegesmarsch 01:30
Total playing time 37:53
http://www.myspace.com/grimmonolithband
http://www.grimmonolith.tk/
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