Hellstorm (Ita) - Intervista
1) Rimaniano nella nostra bella penisola: con noi oggi i milanesi Hellstorm! Benvenuti ragazzi, come va?
Hypnos: Ciao, qui Hypnos (chitarra) & Ares (basso), noi alla grande! Innanzitutto grazie per l'intervista ed il supporto alla nostra band e un saluto ai lettori di Metal of Death Zine!
2) Iniziamo presentando la band e parlando un po’ della vostra storia musicale?
Hypnos: La band nasce nel dicembre del 1995. Ares ed io l' abbiamo formata quando gli Extreme Aggression, band in cui militavamo allora, si sciolsero. Non voglio annoiarvi con tutti i cambi di line up che abbiamo avuto perchè sono stati veramente numerosi (e alcuni hanno del comico!). Posso dirvi però che, fin dalla nascita della band, l'idea era quella di suonare Thrash Metal e di ispirarsi a band come Venom, Bathory, Kreator, Sodom e Destruction, tutte realtà che in quel periodo non godevano proprio di buona salute. La nostra discografia comprende la compilation olandese “...and the raven left the tower” (1996), la demo “Shadows of Unknown” (1997) di cui esistono 2 edizioni, la seconda comprende anche la cover Total Desaster dei Destruction (1999) e il primo full-lenght “The Legion of the Storm” (registrato nel 2000-01 e pubblicato il 7 Marzo 2003 - autoprodotto). Oggi, finalmente, abbiamo una line-up stabile che oltre a me e ad Ares, comprende Phobos alla batteria e Hurricane Master alla voce. Siamo molto contenti che sia tornato Phobos alla batteria, dopo che aveva suonato con noi dal 2000 al 2006 , anno in cui per diversi suoi progetti e altrettanti problemi personali miei e di Ares la band e' rimasta ferma. Tra l'altro nello stesso anno Ares ha avuto seri guai alla gola che gli hanno impedito di continuare a ricoprire il ruolo di cantante. E' stata pero' una fortuna trovare Hurricane Master, che, oltre ad essere una persona seria ed affidabile, ha una presenza scenica invidiabile. Ci siamo trovati subito, dopo due prove (marzo 2007) e' entrato nella band! Stiamo suonando parecchio in giro e abbiamo diversi progetti in cantiere per il 2010...
3) Come ho già detto in fase di recensione del vostro gioiellino "The Legion Of The Storm", l'avervi conosciuto prima tramite le parole scritte su Myspace (nei forum precisamente), mi ha fatto notare quanto la vostra passione sia sincera ma al tempo stesso si basi sempre su di un rispetto della voce altrui forte. Quanto conta il confronto e il dialogare di metal al giorno d'oggi?
Hypnos: Penso che il confronto e il dialogo siano la base necessaria per approfondire e arricchire i rapporti umani che si parli di metal o meno, da cui poi trarne spunti di riflessione. Non parlare di metal, non confrontarsi secondo me significa non viverlo. Più in particolare negli Hellstorm non abbiamo mai rinunciato a confronto e dialogo, sono il collante di 15 anni di attività . Specialmente tra Ares e me... ci sono volte in cui se uno sconosciuto ci vedesse da fuori penserebbe che da un momento all'altro potremmo azzannarci, invece è solo passione
4) Il vostro lavoro ha ricevuto dei gran bei responsi. Com'è che non si riesce a trovare qualcuno che abbia le palle giuste per produrvi come si deve? Di cosa ha bisogno una band per fare il salto di qualità che faccia interessare dei nomi che diano garanzia per una distribuzione e valorizzazione di essa?
Hypnos: Partendo dal presupposto che mi interessa relativamente sapere se potremmo essere e quanto fonte di interesse per un produttore o una casa discografica, penso che la ragione più plausibile per cui così pochi gruppi italiani riescano ad emergere sia il fatto di vivere in un paese che snobba dalla sua nascita Hard Rock, Heavy Metal e generi più estremi nonostante da anni, questi generi riuniscano migliaia di persone. In Italia ci sono gruppi che musicalmente non hanno niente da invidiare a band straniere di qualsiasi livello. La note dolenti delle band nostrane per me sono 2. La prima è che pochi cercano una propria identità musicale e spesso si lasciano trasportare dal genere più attuale in quel momento, la seconda è l'inglese. Prendendo la questione da un altro lato, quanti gruppi stranieri agli esordi sono venuti a suonare in Italia e quanti sono arrivati dopo svariati anni di carriera e milioni di dischi venduti (e molti mai più tornati)? Per quel che ci riguarda, suonavamo questo genere nel 95 quando molti lo avevano messo da parte, abbiamo continuato a suonarlo quando si sono riuniti tutti per cui probabilmente facciamo cagare a produttori e case discografiche...
5) Il background musicale da cui traete ispirazione (Sodom, Kreator, Bathory, Venom) è la storia del genere e le basi per chiunque dovesse approcciarsi a tale fonte artistica (insieme a tantissimi altri nomi, inutile dilungarsi). Queste sono le coordinate sulle quali vi muovete. Cosa vi spinge a ripercorrere musicalmente le strade già battute dai grandi? C'è davvero così poca ispirazione nel presente cosicchè l'unica via valida e reale è vivere e nutrirsi costantemente di passato?
Ares: In realta' non so se al giorno d'oggi ci sia ispirazione o meno nella musica, diciamo, contemporanea... Ormai vale tutto, il fatto e' che ci sono pochi gruppi validi e molti che clonano spudoratamente, come e' sempre stato in fin dei conti. Ogni tanto viene fuori qualche trend “nuovo”.... A inizio anni 90 c'e' stata una “rivalutazione” del rock '70, dopo la meta' dei '90 e' tornato il Power Metal doppia cassa e voci bianche, all'inizio 2000 tutti si sono accorti che il Thrash Metal anni '80 non faceva poi cosi' schifo come veniva considerato qualche anno prima... A meta' anni 90 se suonavi Death Metal classico o thrash non valevi un cazzo, poi fortunatamente tutti i generi (compreso il Deathcore che va tanto oggi e che sinceramente non capisco... sara' per l'eta' ma se piace a qualcuno e' ok uguale) oggi hanno trovato un proprio spazio. C'e' molta differenza tra ispirazione e scopiazzatura, purtroppo qualsiasi musicista che mette su una band ha come obbiettivo primario quello di diventare famoso, cosi' facendo si rischia di aver paura di non piacere per le proprie idee, che magari sono ottime, e finisce per assomigliare in modo spudorato alle bands trend del momento. Per quanto riguarda noi, nel 1995 un certo tipo di Thrash Metal estremo era del tutto “superato”e fuori moda ma la cosa ci interessava poco, la cosa importante era quella di fare qualcosa che soddisfacesse esclusivamente noi. Quando chiesi a Hypnos se voleva suonare con me avevo gia' le idee chiare in testa ed avevo gia' messo giu' dei riff dal 1991/92 ma non avevo trovato le persone giuste con cui suonare. Il nostro obbiettivo era quello di prendere la lezione dei gruppi che hai citato e di renderla ancora piu' cattiva senza uscire dal seminato dall'HM “classico”, niente sperimentazioni quindi, solo tentare di comporre buone song con strofa ritornello assoli ecc. e ovviamente, il piu' violente possibile! Dopo 15 anni sono felice e orgoglioso del fatto che non siamo cambiati per nulla e che forse siamo si molto ispirati dai mostri sacri ma abbiamo un'identita' nostra. Probabilmente per molti e' ottusaggine ma a me piacciono e ascolto sempre le stesse cose e le nuove songs non saranno molto lontane da quelle incise su “The Legion...”.... Di poco diverse ma non troppo...
6) Si parla troppo spesso di scena italiana e di underground allargando la bocca spropositatamente e spesso volutamente nel nominare queste due. Come la vivete voi e soprattutto cosa nè pensate?
Ares: La viviamo senza un soldo in tasca e smenandoci sempre per l'hobby, la passione, piu' grande che abbiamo: la musica hahahahaha! La scena Metal italiana credo sia tra le piu' sottovalutate a livello europeo e mondiale, era cosi' 25 anni fa ed e' cosi' tutt'oggi, i motivi sono veramente tantissimi e credo che dovresti chiederli a AC Wild o Andy Panigada dei Bulldozer oppure ai ragazzi degli Horrid, ti darebbero sicuramente delle risposte piu' esaurienti delle mie dato che loro si sono vissuti sia gli 80 che i 90....
Per quanto riguarda l'underground ti riciclo un po' il discorso fatto prima, se una band suona per se stessa strafottendosene sul serio di cio' che va di moda o meno, riconoscendo i propri limiti ma suonando orgogliosamente cio' che piu' ama per pura passione e, soprattutto, divertendosi, allora e' veramente “la base”, il sottoterra di qualcosa. Se un gruppo comincia a guardare cosa fa chi e' piu' famoso di lui o a seguire le mode soccombera' presto in tantissima frustrazione e diventera' solo una band inutile tra mille che inflazionano la scena. E cio' non serve a nulla all'Underground., alla scena Non so se mi sono spiegato, so di essere spesso un po' criptico.....
7) Ci sono formazioni che consigliereste di seguire o con cui avreste piacere di suonare in quanto le reputate valide e propositive?
Hypnos: Tra le band che seguo da tempo e che a mio parere meritano molta attenzione ci sono Art of Silence, Death Mechanism, Devastator, Torment, Total Death e Silence. Invece tra i gruppi che seguo da poco (e per ora solo tramite social network) devo annoverare Dive, Loculo, Endovein, Manhunt e Taste Revenge.
Ares: Aggiungerei Irreverence, Profanal, Faust, Nefas, Self Disgrace, Laeta Mors, Funeral Rape e una grandissima band con cui, dopo piu' di 10 anni che li conosco, ho avuto il piacere e l'onore di suonare giusto il 27/02/2010: Horrid. Oltreche' fare grande musica sono un esempio vivente del concetto, in musica, di lealta' e passione! Conosco veramente tantissimi gruppi, oltre quelli citati da Hypnos e quelli sopra, la lista sarebbe lunghissima.... C'e' molta gente in Italia che fa della gran bella musica.
8) Problema live: L'Italia da questo punto di vista è spaccata a metà , al Sud si soffre per una mancanza quasi sostanziale di posti dove suonare o organizzazioni decenti, al Nord alle volte ci si trova invece con troppa roba e si finisce per incasinarsi, altre ancora ci sono agenzie che
per suonare ti chiedono di pagare (le cosidette assoldatrici di band puttana). Come si può uscire da una situazione che sembra ormai un caos continuo?
C'è una mancanza di cultura della musica dal vivo da Nord a Sud, le condizioni sono per lo più amatoriali. Ti dico però che le situazioni sono inverse nel senso che dove c'è meno, incontri gente assatanata che ha voglia di musica, realtà con più possibilità invece sono snobbate dalla gente, la stessa gente del cazzo che poi si lamenta perchè la scena latita. Per quanto riguarda agenzie, concorsi e varie posso solamente dire che gli Hellstorm hanno sempre fatto tutto da soli e sarà così fino a quando non incontreranno professionisti seri nel loro campo.
Ares: Sottoscrivo! Amen!
9) Cover band: una piaga dilagante o cosa? Che ne pensate di questo fenomeno ormai sin troppo diffuso?
Hypnos: Sinceramente per le cover band nutro sentimenti contrastanti. Da un lato mi diverto se assisto a dei bei concerti, dall'altro mi mettono malinconia perchè vedo moltissimi musicisti validi buttarsi via. Però finchè sono contenti loro... capisco anche se non accetto la linea di condotta dei locali che danno loro più spazio perchè commercialmente ne traggono quasi sempre beneficio.
Ares: Qualche anno fa ti avrei risposto: le cover band dovrebbero andaresene tutte affanculo! Che abbiano il coraggio di comporre qualcosa! Oggi rispondo la stessa cosa se suonano in un locale il venerdi o il sabato togliendo spazio a chi fa musica propria. Se suonano in settimana e' ok, mi diverto anche ad assistere a un concerto una volta ogni tanto a patto che non suonino sempre le stesse cazzo di cover... Noi per primi abbiamo sempre inserito cover nel nostro set di Venom, Motorhead, Destruction, Sodom... Per tributo a questi gruppi, sicuramente non perche' non crediamo nelle nostre canzoni, ma c'e' una bella differenza tra impostare uno show su pezzi propri o su cover.... Le cover non saranno mai meglio dell'originale (anche se c'e' parecchia gente che vuole sempre e solo sentire Master of Puppets...) mentre almeno noi siamo meglio dal vivo che sul disco! Hahahaha ;) Di base preferisco mille volte vedere un concerto di un gruppo che fa musica propria anche se dei generi piu' disparati.... Dal rock al Black.
10) Com'è un live degli Hellstorm e quanto tenete al rapporto con chi vi segue?
Hypnos: Penso che l'aggettivo più giusto sia INTENSO. Cerchiamo di miscelare al meglio i pezzi nostri, veloci e lenti, inserirci le cover (di solito 1 o 2 per sera quando abbiamo abbastanza tempo). Proviamo molto per prepararci i concerti, la scaletta, le pause. Lo ritengo un lavoro utile e indispensabile, perchè bisogna saper stare sul palco. Non mi piace molto vedere show dove i membri della band si fanno i cazzi propri, per esempio il cantante che presenta il pezzo e il batterista che non parte oppure decidere al momento il pezzo successivo oppure i musicisti che si mettono a fare cabaret tra una canzone e l'altra.... Io penso che lo spettacolo debba avere uno scheletro definito, perchè da un'identità alla band, intorno a questo poi è ovvio che ci possano essere delle variazioni dettate dal momento. Il rapporto con le persone è sempre stato buono e abbiamo cercato di coltivarlo il più possibile perchè la musica vive grazie ai fan (noi per primi).
Ares: Per quanto riguarda i tempi morti sul palco... gia' quando cantavo io non sono mai stato uno che parlasse molto ed erano ridotti all'osso... Con Hurricane Master invece sono proprio scomparsi... Gli chiedo sempre di darmi un occhio per farmi bere almeno un sorso di birra almeno ogni due pezzi! Se fosse per lui la meta' delle canzoni non le presenterebbe nemmeno hehehehe. Tentiamo di sfruttare il tempo che abbiamo sul palco nel miglior modo possibile, spesso suoniamo un pezzo attaccato all'altro. Piu' musica possibile e meno chiacchere possibili. Poi, per quanto mi riguarda, prima finiamo di suonare meglio e' cosi' mi vedo il concerto degli altri e mi bevo 250 birre!
11) Fruire dei canali mediatici come i social network. Che pro e contro ha secondo voi? E dell’ ormai stra-conosciuto file-sharing, che posizione adottate su tale questione?
Hypnos: Penso che in linea di massima si lamenti solo chi perde molti soldi. Una band del nostro livello sfrutta i social-network e ne trae tutte le potenzialità che gli stessi danno in termini di contatti e di farsi ascoltare da più orecchie possibili. Per noi è positivo e il mondo si sta spostando in quella direzione. Se i dischi costassero un po' meno, penso che la gente sarebbe disposta maggiormente a comprarli. Con tutti i gruppi che esistono oggi è impossibile stare economicamente dietro a tutti. Prima compravi i dischi a scatola chiusa, se ti piaceva bene, altrimenti... Internet offre la possibilità di ascoltare, scaricare e fare una cernita di quello che si può comprare. Penso che ad una persona faccia piacere avere la sua copia originale, però vuole essere sicuro di quello che compra. E' giusto...
12) Cosa ci aspetta, bolle già in pentola qualcosa? Nuovo disco?
Hypnos: Stiamo scrivendo i pezzi nuovi che andranno a comporre il secondo disco, ti dico che sarà un altro concept e i testi saranno ispirati dai film capolavoro di G. Romero sugli Zombie. Spero che riusciremo a registrare entro l'anno. Inoltre stiamo prendendo in seria considerazione l'idea di registrare un live. Ormai sono diversi anni che è uscito The Legion e grazie a questo abbiamo suonato numerosi concerti per cui mi sembra una cosa bella per chiudere questa periodo.
13) Dato che viviamo in un paese dove gli slogan e il politichese sembrano regnare incotrastati, se doveste promuovere la band, quale sarebbe il vostro motto?
Hypnos: Let the Storm begin!
14) Cosa si augurano gli Hellstorm per il futuro?
Hypnos: Tanto Metal!
Intervista a cura di: Tomb
Per approfondimenti:
http://www.myspace.com/hellstormband
http://www.hellstorm.it/
Nessun commento