Hellstorm (Ita) "The Legion of the Storm"
Full-length, Self-financed, 2003
Genere: Thrash Metal
Gli Hellstorm sono una band milanese attiva sin dal 1995. Il qui presente ammette la sua ignoranza, non li conosceva se non di nome fino a qualche tempo fa.
Il dialogo con un amico che suonò in una serata dove si esibirono anch'essi e lo scambio di quattro chiacchere mediatiche con i ragazzi della band in quella rete chiamata Myspace, m'indussero dapprima a recarmi sul profilo ad ascoltare i brani e di seguito, poco prima di queste ultime feste natalizie, a richiedere loro una copia del disco "The Legion Of The Storm". Che fossero legati all'old school i vari discorsi intrapresi in rete, il modo di porsi e di vivere il dialogo me l'avevano già reso ben chiaro, ma non è da tutti riportare la stessa passione in maniera qualitativamente pregevole e d'impatto come da loro fatto anche in ciò che si compone e propone all'ascolto.
Quarantacinque minuti d'assalto che prendono spunto dal thrash europeo primordiale di act quali Kreator e Sodom con l'aggiunta epicità e taglio di Bathory e Venom.
Non c'è spazio per fighetti e sound laccati, è la cultura del Metal, quello vero, quello con cui chi non ha più i brufoli e le turbe adolescenziali a rompergli i coglioni da un po' ricorda e ama come fosse una donna che non puoi toglierti dal cuore e dall'anima in nessun modo.
Un legame fitto, stretto con un doppio nodo che lascia intravedere un solo modo per esprimerlo: il rendergli omaggio nella maniera più ovvia, dandogli vita come più gli s'addice.
E allora che sia una "Killed Equilibrium" o una "Across The Lands Of Grey" a trascinarvi poco cambia, che sia "Shadow Of The Unknown" o "Fire Of Terror" a farvi venire i brividi e voglia di headbanging che cambia? Seguite l'istinto e fatelo.
La prova strumentale rasenta la perfezione per ciò che si ricerca in un platter di questo tipo, musicisti al servizio dell'arte, zero seghe mentali, zero pippe tecniche vs tanta adrenalina e sincerità sonora.
La produzione per quanto in alcuni frangenti poteva esser curata meglio calza comunque come un guanto nero lucente. Bisogna per forza trovare il pelo nell'uovo?
Ci si lamenta spesso che la scena non va da nessuna parte o che non si vendano dischi ma se una realtà che compone un album di tale portata non ha contratto mi spiegate chi dovrebbero essere gli alfieri odierni del genere? Gli Evile, i Warbringer o formazioni similari?
Per favore ricatapultatemi negli anni ottanta/ (primi)novanta con gli Hellstorm, anni in cui ero un bambino incosciente ma felice d'ascoltare musica con i controcazzi.
Recensione a cura di: Tomb
Voto: 80/100
Tracklist:
1. The Coming of Shadows
2. Killed Equilibrium
3. Under a Stormy Sky
4. Across the Lands of Grey
5. Shadows of Unknown
6. The Cursed Circle
7. Doomed by the Moon
8. The Dark Side
9. Fire of Terror
10. Song of Twilight
11. The Legion of the Storm
http://www.hellstorm.it/
http://www.myspace.com/hellstormband
Ho sentito le tracce sullo space e mi son piaciute parecchio, anche se sono parecchio debitrici allo stile primi Kreator!
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