Sacred Steel “Carnage Victory”
Full-length, Massacre Records, 2009
Genere: Heavy Metal
Torna la band capitanata da Gerrit Mutz e tornano i soliti dibattiti su una delle band più discusse del panorama “true metal”. E certo, perché i Sacred Steel non hanno mai fatto nulla per far cambiare idea a coloro che li hanno sempre accusati di essere una band derivativa, banale, ripetitiva e addirittura ridicola.
Questo succede perché sin dal loro debut “Reborn in Steel”, questa band ha avuto un unico obiettivo, ovvero omaggiare il metal più ortodosso, quello che non molti ancora portano avanti con la giusta coerenza e passione, quel metal venato di speed, doom e US power e avente come numi tutelari tutti quei gruppi che hanno fatto la storia di questo genere, ma che non necessariamente sono diventati veramente popolari (leggasi Manilla Road, Exciter, Helstar, Omen, Vicious Rumors e chi più ne ha ne metta).
I Sacred Steel filtrano attraverso la loro ottica questo concetto di metal e ci regalano il settimo sigillo in studio della loro carriera iniziata nel 1997 (e già questo dimostra il loro “darsi da fare”), e lo fanno alla loro maniera, la solita maniera potremmo dire, ma non sarebbe comunque del tutto giusto fermarsi qui etichettando in maniera affrettata questo “Carnage Victory”. Se è vero infatti che la band non si discosta un minimo dalle coordinate alle quali ci ha sin qui abituato, è anche vero che rispetto al precedente “Hammer of Destruction” la band ha fatto un passo indietro in quanto ad estremizzazione del proprio sound, lasciando un po’ da parte i pesanti influssi thrash che animavano quel platter. Inoltre la produzione torna ad essere nuovamente più pulita (per i loro canoni si intende), e a fianco di song bellicose quali “Charge Into Overkill”, “Don’t Break the Oath” o “By Vengeance and Hatred We Ride”, se ne affiancano molte altre in mid tempo, solenni ed epiche. In tutto questo spicca come al solito la voce amata/odiata del singer Mutz, con la sua ugola cangiante e capace di interpretare parti “schizzate” e rimembranti la leggenda King Diamond, ma condita come al solito anche da frangenti aggressivi o ancora evocativi. La sua infatti non è una voce “perfetta”, non lo è in nessuna delle sue interpretazioni, ma sarebbe bene chiedersi cosa sarebbero i Sacred Steel senza di lui, in quanto lui è il vero motore caratterizzante di questa band.
In ogni caso è bene rimarcare il roccioso “wall of sound” che riescono a costruire i suoi fedeli compagni, con menzione per l’ottimo riffing messo in atto dai due axeman Jens Sonnenberg e Jonas Khalil, capaci di sciorinare riff sempre ispirati durante l’arco degli oltre 50 minuti di questo disco. Anche la sezione ritmica e soprattutto il drummer Mathias Straub fa la sua ottima figura con una prova precisa e potente.
Da segnalare anche che la prima tiratura del cd in questione (ovvero quella che possiedo anche io) ha un bel dvd allegato con il concerto tenuto al “Queens Of Metal Festival 2009”, un “making of” del lavoro e un altro “live bootleg”! Insomma un dvd che avrebbe potuto uscire anche separatamente vista la buona quantità e qualità di contenuti, e che quindi innalza il valore di questa uscita che merita davvero, una volta tanto, di essere COMPRATA.
Cosa aspettate quindi cari defender? Se li conoscete e li amate già, continuerete ad amarli come prima e forse più di prima, se non li conoscete dategli una chance e se non li avete mai sopportati guardate altrove, magari ad “Endgame”, agli In Flames e altra plasticosità odierna.
Io intanto mi risiedo in poltrona a gustarmi immagini e suoni contenuti nel miglior disco di puro metal uscito quest’anno.
Alla prossima, Sacred Steel!
Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 80/100
Tracklist:
CD
1. Charge Into Overkill
2. Don’t Break The Oath
3. Carnage Vicory
4. Broken Rites
5. Crosses Stained With Blood
6. Ceremonial Magician Of The Left Hand Path
7. The Skeleton Key
8. Shadows Of Reprisal
9. Denial Of Judas (Heaven Betrayed)
10. Metal Undeground
11. By Vengeance And Hatred We Ride
DVD
+. Live - Queens Of Metal Festival
+. Making of
http://www.sacredsteel.de/
http://www.myspace.com/truesacredsteel
Bella rece, mi ha invogliato parecchio a reinvestire tempo sui Sacred Steel (sarà dal '99 che non li ascolto!).
RispondiEliminaConcordo pienamente è un buon disco e dopo un paio d'ascolti si mantiene ancora vivo e gradevole.
RispondiEliminaOttima rece, come sempre del resto! mi ha fatto venir voglia di ascoltarli (non l'ho mai fatto seriamente anche se ho Hammer of Destruction)..
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